A Ioppolo Giancaxio, come in tantissimi altri paesi siciliani e meridionali, si registra un fenomeno assai contraddittorio: assistiamo, al contempo, a una crescita urbana/ edilizia e a una preoccupante decrescita demografica. Insomma abbiamo più case, più appartamenti, anche pretenziosi, e meno abitanti effettivi. Un fenomeno di decadenza generale che investe l'intero Mezzogiorno italiano e le zone montane dell'Italia. Una condizione sociale allarmante provocata, in primo luogo, da emigrazioni di massa e da urbanizzazioni forzate, in un contesto di economie marginalizzate, asfittiche e malgovernate. Vivendo in questo paesino-simbolo di tale fenomeno, cerco di capire e di documentare, con scritti e con foto, la nostra difficile condizione sociale. Stasera (in regime di Covid 19) ho preso alcune foto di case contadine da tempo abbandonate. Nulla di eccezionale. Talune sono soltanto ruderi, MONUMENTI CHE PARLANO, quasi a volerci ricordare gli ambienti e i luoghi da cui proveniamo e da cui tantissimi sono partiti. Queste piccole case di pietra e di gesso, i "canali" (tegole) di creta, porte e "purteddra" di legno grezzo, che regolavano le relazioni fra l'intimità familiare e il mondo esterno, sono il plastico retaggio della memoria collettiva e possono diventare uno stimolo potente per affermare il nostro diritto al cambiamento, a uno sviluppo diffuso e armonizzato con le nostre risorse materiali e immateriali. Salute a tutte/i. Agostino Spataro
PS. Chi lo desidera può vedere altre foto simili su questo blog.
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Traversa di via Fontanazza
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Vista panoramica.Sullo sfondo Agrigento e il mare.
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La nostra Luna
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Traversa via Fontanazza
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Chiesa Madre
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Paraggi della "Chiazza Picciula"
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Via Fontanazza
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Via Fontanazza
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Cortile in via Roma
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La speranza. Bambini delle II elementare.
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