martedì 30 maggio 2017

"I RACCONTI DI REALTURCO"






SCHEDA DEI DUE VOLUMI

Titolo:  “I RACCONTI DI REALTURCO”

Autore: Agostino Spataro

1° Volume: n. 56 racconti, 24 foto d’epoca -  Pagine   288

2° Volume: n. 41 racconti, 29 foto d’epoca -  Pagine   256

Edizione speciale a cura del Comune di Ioppolo Giancaxio, 2017
(in corso di stampa)

Presentazione del Sindaco

Dopo “Ioppolo Giancaxio: fra storia e memoria”, che rievoca la storia e i principali avvenimenti politici e sociali del paese, Agostino Spataro pubblica quest’ampia raccolta (circa 100) di “Racconti di Realturco”, estrapolati dalla tradizione locale del “cuntu” e della poesia vernacolare.
Il lavoro, diviso in due volumi, vuole essere un contributo alla ricostruzione della nostra identità culturale e alla salvaguardia della memoria collettiva. In tal senso, l’opera riscopre un percorso culturale interessante, per molti versi inedito, attraverso il quale è possibile ripercorrere sentieri smarriti o ignoti ai più giovani, cogliere taluni aspetti, anche etnografici, della nostra vicenda umana così come si è dipanata negli ultimi decenni.
Si tratta, infatti, di un contributo prezioso che, unitamente a quelli di altri autori, arricchisce il patrimonio culturale di Ioppolo Giancaxio.  Un lavoro davvero propizio specie in questa fase nella quale siamo impegnati a rilanciare la prospettiva economica del nostro paese, soprattutto sui versanti dell’agricoltura, dell’accoglienza turistica e dell’intrattenimento.
Questi “racconti” sono un “lascito” che consegniamo agli scolari e agli studenti delle nostre scuole, alle nuove generazioni, ai nostri tanti emigrati in varie parti del mondo, a tutti i cittadini residenti e ai graditi ospiti che vorranno venire a trovarci.
Ritenendo d’interpretare il pensiero del Consiglio comunale e della cittadinanza, l’Amministrazione comunale di Ioppolo Giancaxio ha deciso di pubblicare il lavoro di Agostino Spataro, già consigliere e assessore comunale e deputato nazionale, ringraziandolo per avere egli concesso, gratuitamente, al nostro Comune i diritti d’autore e reso così possibile la presente edizione.  Buona lettura. 

Angelo Giuseppe Portella
Sindaco di Ioppolo Giancaxio.

Maggio 2017



VOLUME PRIMO


Indice  

Presentazione del Sindaco

La nostra storia (nota dell’Autore)

Il tempo delle meraviglie                                                                        pag. 1

La dance music: da New York a Realturco - “Pira nun facisti e mraculi vo fari ” - L’uomo che portò il cinema a Realturco - Il venditore di fortuna - L’antro di Abu Agim - La radio - La viulata di san Jabicu - Cristo fra le stoppie. 

Il tempo ritrovato                                                                                   pag. 57

L’orto dei meloni - L’onore perduto della cugina americana - Matrimonio notturno - Cu voli grazii… - Mietitura - Cunsamu anelli, svegli e orecchine - Il fotografo ambulante - Il compratore di ferro vecchio - U vanniaturi - Alcuni giochi fanciulleschi - Capelli per pupe e spingule francesi - La crisi e le feste comandate - Elogio della ficodindia natalina - Strattu di pumadamuri - Un viaggio in autobus.

Il tempo divinato                                                                                   pag. 115

Monte Famoso - Le età dell’uomo - L’uomo che fermò il vento, ma non conquistò la luna: 1° episodio “Dragunera”; 2° episodio “Prova d’ombra, ritorna la teoria geocentrica”; 3° episodio “La luna nell’acqua”- L’humor nero di Peppi Sangiorgi - Bestemmie cifrate - Il ritorno del padre - La corda lunga - Il respiro della Terra. 

Il tempo incatenato                                                                               pag. 159
Bellafana - Il gatto congelato - La viscuglia, il raccolto dei poveri - Il pozzo di Sofia: l’onore salvato, la figlia perduta - O mi maritati o mi mangiu a Gilormu.

Il tempo incoronato                                                                             pag. 197
La neo martire - Anche l’occhio di Dio vuole la sua parte - All’osteria di Papata Giugia - Il passionista - La grande Madre roccia - L’eco vagante - Niculizia - Gli uccelli, i primi re.

Il tempo malvissuto                                                                              pag. 235
Il cacciatore di pettirossi - Aritmetica mafiosa - Estrema finzione - Il supplizio dell’omertà - Le cantatrici scalze di donna Bertina - Patruni e cumpagnu - Il re del terremoto - Il cavaliere Lampasona.

Galleria di foto (24 foto d’epoca)


 VOLUME SECONDO

Indice  


L’umanità del “cuntu”                                                                      pag. V

Museo d’ombre                                                                                   pag.1

La Merica a Cummatini - Tanu e Turiddru - Zi Giuvanni, il cerusico - Il duca garibaldino - Testa di Panzittinu - La follia felice - La maschiata - Due santi napoletani - U re Magnu - L’attesa - Giovannni Antonio Colonna: fra Ioppolo e Roma - L’attentato a Mussolini.

Cronachette elettorali                                                                        pag. 61

Viva Torquato Tasso - Il primo dei non eletti - Il triplo lavoro.


L’amore prima del viagra                                                                pag. 101

Casto amore, a limone e che bello - La fotografia - Unione civile - L’amore al tempo del viagra.

Della morte e d’altre facezie                                                            pag. 125

Una morte libertina - Morto che allunga - Dietro le quinte della camera ardente - Un monologo nella cripta - L’incompiuta - Morto che saluta - Un vestito per la morte.

Pianeta onirico                                                                                  pag. 177

Luna piena e maculata - Il risveglio del telamone - Peppi Nifu è tornato - Un uomo chiamato viaggio. 

Il fiume anidro                                                                                   pag. 209

Dazio - Costolette di maiale - A finanza - Vantari la vigna - Setti vestii e tanticchia - Quattro piedi e un culo - In trincea, in trincea - La guerra sta… tornando - Fratello mulo - Fritto misto di…sangue - Family day, il dolore di una madre del Sud.

Galleria di foto (29 foto d’epoca)

sabato 6 maggio 2017

Agostino Spataro, bibliografia essenziale




Agostino Spataro, 1948 - Bibliografia essenziale.
Giornalista, già deputato al Parlamento nazionale.

Ha scritto vari saggi, fra i quali:
-  Per la Sicilia”, (pref/ne di Giorgio Napolitano), Agrigento, 1982
-  Missili e mafia”(con Paolo Gentiloni, Alberto Spampinato) Editori Riuniti, Roma,1985
-  I Paesi del Golfo”, Edizioni Associate, Roma, 1991
- “Il Mediterraneo” (con Bichara Khader), Editrice Internazionale , Roma, 1993
- “La notte dello sceicco”-Reportage dallo Yemen”, Edizioni Associate, Roma, 1994
- “Ioppolo Giancaxio: fra storia e memoria”, Ed. Tricentenario, 1996
- “Il Pianeta unico” (con Naom Chomsky, Ricardo Petrella, ecc), Eleuthera, Milano, 1999
-  Le tourisme en Méditerranée”, Editions l’Harmattan, Paris, 2000
- “Il fondamentalismo islamico- Dalle origini a Bin Laden”, (pref/ne di Yasser Arafat ), Editori Riuniti, Roma, 2001
- “Petrolio, il sangue della guerra”, Ed. CSM- Ilmiolibro, Roma, 2012
- “Nella Libia di Gheddafi”, Ed. CSM -Ilmiolibro, Roma, 2013
-  I giardini della nobile brigata”,Ed. CSM - Ilmiolibro, Roma, 2014  
- “Borges, nella Sicilia del mito”, Ed. Amazon, 2016
- “Siglo XXI - La economia del terror?”,  (con Giuseppe Lo Brutto) Ediciones “E y C”- Città  del Messico, 2016










                 
















mercoledì 3 maggio 2017

"IL CAVALIERE E LA NOTTE" secondo volume di racconti di Agostino Spataro






Indice

L’umanità del “cuntu”                                                                                                          pag. V

Museo d’ombre                                                                                                                  pag.1

La Merica a Cummatini – Tanu e Turiddru – Zi Giuvanni, il cerusico - Il duca garibaldino - Testa di Panzittinu - La follia felice - La maschiata - Due santi napoletani - U re Magnu – Il ritorno dell’assente- Giovanni Antonio Colonna: fra Ioppolo e Roma / L’attentato a Mussolini.

Cronachette elettorali                                                                                                    pag. 65
Viva Torquato Tasso - Il primo dei non eletti – Il triplo lavoro.

L’amore prima del viagra                                                                                            pag. 107
Casto amore, a limone e che bello - La fotografia - Unione civile- L’amore al tempo del viagra.

Della morte e d’altre facezie                                                                                       pag. 131
Una morte libertina - Morto che allunga - Dietro le quinte della camera ardente – Un monologo nella cripta - L’incompiuta - Morto che saluta- Un vestito per la morte.

Pianeta onirico                                                                                                             pag. 183
Luna piena e maculata- Il risveglio del telamone- Peppi Nifu è tornato- Un uomo chiamato viaggio.

Il fiume anidro                                                                                                              pag. 207
Dazio - Costolette di maiale - A finanza - Vantari la vigna - Setti vestii e canticchia - Quattro piedi e un culo - In trincea, in trincea… La guerra sta… tornando - Fratello mulo




L’umanità del “cuntu”
C’era una volta il “cuntu”, il racconto orale che costituiva l’anello principale della catena di trasmissione della memoria. Per secoli, per millenni, grazie a questa peculiare forma di narrazione, gli uomini e le donne, anche analfabeti, ebbero accesso alla cultura, al diritto alla memoria. Oggi, purtroppo, non è più così.
A differenza del racconto scritto, quello orale non è statico ma è sempre in divenire. È come un fiume che va verso il mare e che durante la traversata incontra gente che attinge acqua o che ne aggiunge.
Così il “cuntu”, passando di bocca in bocca, corre il rischio di essere ritoccato, accorciato o allungato, in compenso assume nuove forme che gli consentono di continuare a vivere nel tempo.
Gli esempi più autorevoli di tale travaglio sono i Libri sacri delle tre religioni monoteiste (la Bibbia, i Vangeli, il Corano) scritti dopo lunghi periodi (anche secoli) di trasmissione orale. Chissà che fine avrà fatto il pensiero originario?
Sappiamo, solo, che da quando tali Scritture sono cristallizzate sul foglio, le guerre di religione non si sono più fermate.
Oggi, il racconto orale non regge più il confronto con le moderne tec-niche di narrazione e di comunicazione. Siamo passati dall'umanità del “cuntu”, che favorisce la socialità cittadina e la comunione familiare alla vita parcellizzata, solitaria, alienata dei contemporanei; dall’agorà al tubo catodico, dal salone del barbiere alla realtà anonima dei condo-mini, dagli ipermercati al consumismo sfrenato imposto dai “nuovi mercanti” che dominano il mondo.
L’umanità è sottoposta a un attacco insidioso, criminale e globale, che non ha precedenti nella sua storia moderna, conseguenza di un disegno neo-imperiale che si nutre di violenza, di morte e, come sempre, di profitti scandalosi. Contro tutto ciò è necessario promuovere una sorta di resistenza civile, culturale e di massa, elaborare e proporre un progetto culturale alternativo di comunicazione sociale.
Per salvare le lingue, le memorie, individuali e collettive. Non per tornare al passato ma per meglio organizzare il futuro. Per restare umani.
Questo lavoro vuole essere un piccolo contributo allo sforzo più grande invocato. Quel che io porto è un cestino di rosse cerase ossia i frutti del mio giardino segreto che coltivo, in solitudine, da decine di anni: ricordi, fatti veri o inventati, brandelli di memoria, prevalentemente, riferiti al mio borgo natio, oggi morente.
Agendo sul tenue filo della memoria, degli appunti ho fatto quel che ho potuto. Spero soltanto che il risultato sia degno dello sforzo compiuto. (a.s.)