sabato 10 aprile 2021

IOPPOLO GIANCAXIO, LA MEMORIA DELLE PIETRE

Durante le mie passeggiate serali osservo e fotografo (da dilettante) quel che resta della "architettura" contadina di Ioppolo Giancaxio per cavarne tracce di memoria da trasmettere alle generazione che verranno. Se verranno! Ricordo che nei documenti storici il primo nucleo é chiamato "petra Jancaxi" ossia "Pietra di Giancaxio" e su questa "petra" sarà edificato il nostro borgo, a partire dal 1696. Forse, con questi ed altri materiali faremo un libro fotografico. Salute a tutte/i. Agostino Spataro




La chiave inimitabile


Il monolite: la pietra primordiale (sulla strada per il camposanto)

Veduta di Ioppolo, anni 30

La Madre terra che ci nutre



Il Padre Sole che ci scalda



In via Pastori


         In via Fontanazza




Canala con ficodindia in via Salita Panzera




Lapide del Comune di Ioppolo Giancaxio in adesione alla Giornata della Memoria delle vittime innocenti della mafia.

Giornata della memoria per le vittime innocenti di mafia. Il secondo in basso a sinistra é Giovanni Savarino, segretario della Camera del lavoro e uno dei capi del movimento per l'esproprio dei feudi Montefanuso e Realturco di Ioppolo, rimasto gravemente ferito in un agguato mafioso nel 1946.


Portone in via Torino 

Un limone per la ex via Dispenza

Un'antica cucina a legna

Via Roma ammodernata

Via Cesarò

Il Castello 

Via Curiale

La Pastorale in piazza Calvario (anni '60?)


Originale composizione all'aria aperta


Porte 

Chissà quanti ricordi, storie conservano questi ruderi.

Da quel che s'intuisce, questa trave reggeva un gran tetto


Salita in via Torino








Finestra


Abitazione incastonata nella roccia 

Chiesa Madre vista dal retro



Torre del castello

Casa in via Pastori

Il fiore della speranza



Casetta restaurata in piazza Roma (ncapu i morti)






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