Durante le mie passeggiate serali osservo e fotografo (da dilettante) quel che resta della "architettura" contadina di Ioppolo Giancaxio per cavarne tracce di memoria da trasmettere alle generazione che verranno. Se verranno! Ricordo che nei documenti storici il primo nucleo é chiamato "petra Jancaxi" ossia "Pietra di Giancaxio" e su questa "petra" sarà edificato il nostro borgo, a partire dal 1696. Forse, con questi ed altri materiali faremo un libro fotografico. Salute a tutte/i. Agostino Spataro
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La chiave inimitabile |
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Il monolite: la pietra primordiale (sulla strada per il camposanto) |
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Veduta di Ioppolo, anni 30 |
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La Madre terra che ci nutre |
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Il Padre Sole che ci scalda |
In via Pastori
In via Fontanazza
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Canala con ficodindia in via Salita Panzera
Lapide del Comune di Ioppolo Giancaxio in adesione alla Giornata della Memoria delle vittime innocenti della mafia. |
Giornata della memoria per le vittime innocenti di mafia. Il secondo in basso a sinistra é Giovanni Savarino, segretario della Camera del lavoro e uno dei capi del movimento per l'esproprio dei feudi Montefanuso e Realturco di Ioppolo, rimasto gravemente ferito in un agguato mafioso nel 1946.
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Portone in via Torino |
Un limone per la ex via Dispenza
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Via Curiale |
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La Pastorale in piazza Calvario (anni '60?) |
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Originale composizione all'aria aperta
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Porte |
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Chissà quanti ricordi, storie conservano questi ruderi. |
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Da quel che s'intuisce, questa trave reggeva un gran tetto |
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Salita in via Torino |
Finestra
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Abitazione incastonata nella roccia |
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Chiesa Madre vista dal retro |
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Torre del castello |
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Casa in via Pastori |
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Il fiore della speranza |
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Casetta restaurata in piazza Roma (ncapu i morti) |
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